Lettera ai Parrocchiani
Quaresima 2015
Carissimi Parrocchiani,
la visita alle famiglie in occasione della Quaresima e della Pasqua ci invita a vivere con attenzione e impegno questo momento tanto importante per la crescita della nostra comunità.
Abbiamo vissuto da poco l’evento del ritorno alla Casa del Padre di Don Luigi, evento che ha colpito tutti noi per la celerità del suo evolversi. Come parrocchia abbiamo il dovere di raccogliere da oggi quanto seminato da lui in questi anni, testimoniando così la verità delle parole del Vangelo:
«Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. » (Gv 12, 24-25).
Portare frutto è lasciare spazio all’azione potente di Dio nella nostra vita, fare in modo che Dio fecondi e vivifichi i cuori lavorati e irrigati dall’azione pastorale ed evangelizzatrice dei suoi ministri. Oggi questo noi dobbiamo permettere a Dio di continuare a fare, raccogliendo quanto già in noi è stato fatto. Don Luigi non ha bisogno di ricordi, bensì ha bisogno di spazio nella nostra preghiera e di presenza nella nostra testimonianza: viviamo tutto questo con impegno e serenità.
Il brano del Vangelo che abbiamo citato ci aiuta, sull’onda delle indicazioni di Papa Francesco, a guidare il nostro servizio di cristiani. Portare frutto non è certo un premio o un privilegio, bensì una forte esigenza:
«Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati. Questa convinzione si trasforma in un appello diretto ad ogni cristiano, perché nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”» (Evangelii Gaudium, 120).
Questo allora, cari fratelli e sorelle, è il senso del nostro essere cristiani oggi in questo territorio, e questa deve essere la motivazione di fondo del nostro metterci a servizio dei nostri fratelli, tramite la realtà della parrocchia.
Abbiamo pensato con il Consiglio Pastorale di portarvi come dono il Vangelo, proprio perché Gesù così entri ed abiti nella vostra casa. Leggetelo ogni giorno e da questa lettura e comprensione si rafforzi il vostro rapporto con Lui nella preghiera. Sforziamoci di portare agli altri la luce che Gesù ci mette nel cuore in ogni realtà dove viviamo.
Abbiamo anche scelto di incontrarci ogni lunedì sera, dopo la S. Messa, recitando il Vespro e leggendo insieme la Parola di Dio, fino alle ore 20.00 circa: è un momento davvero importante per crescere nella comprensione di Gesù.
Nel Messaggio per questa Quaresima, così ci scrive il Papa:
«La Quaresima … è un “tempo di grazia” (2 Cor. 6,2). Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato: “Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4,19). Lui non è indifferente a noi. Ognuno di noi gli sta a cuore, ci conosce per nome, ci cura e ci cerca quando lo lasciamo».
Ancora: «La Quaresima è un tempo propizio per lasciarci servire da Cristo e così diventare come Lui. Ciò avviene quando ascoltiamo la Parola di Dio e quando riceviamo i sacramenti, in particolare l’Eucaristia. In essa diventiamo ciò che riceviamo: il corpo di Cristo. In questo corpo quell’indifferenza che sembra prendere così spesso il potere sui nostri cuori, non trova posto. Poiché chi è di Cristo appartiene ad un solo corpo e in Lui non si è indifferenti l’uno all’altro. “Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui” (1 Cor 12,26)».
Riferito alla lotta contro la globalizzazione dell’indifferenza, così afferma il Papa: «Cari fratelli e sorelle, quanto desidero che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza!». Quali indicazioni per questa lotta? «Che cosa fare per non lasciarci assorbire da questa spirale di spavento e di impotenza?
In primo luogo, possiamo pregare nella comunione della Chiesa terrena e celeste. Non trascuriamo la forza della preghiera di tanti! [… ].
In secondo luogo, possiamo aiutare con gesti di carità, raggiungendo sia i vicini che i lontani, grazie ai tanti organismi di carità della Chiesa. La Quaresima è un tempo propizio per mostrare questo interesse all’altro con un segno, anche piccolo, ma concreto, della nostra partecipazione alla comune umanità.
E in terzo luogo, la sofferenza dell’altro costituisce un richiamo alla conversione, perché il bisogno del fratello mi ricorda la fragilità della mia vita, la mia dipendenza da Dio e dai fratelli. Se umilmente chiediamo la grazia di Dio e accettiamo i limiti delle nostre possibilità, allora confideremo nelle infinite possibilità che ha in serbo l’amore di Dio. E potremo resistere alla tentazione diabolica che ci fa credere di poter salvarci e salvare il mondo da soli».
L’augurio finale del papa ci è di grande conforto: «Per superare l’indifferenza e le nostre pretese di onnipotenza, vorrei chiedere a tutti di vivere questo tempo di Quaresima come un percorso di formazione del cuore, come ebbe a dire Benedetto XVI (Lett. enc. Deus caritas est, 31). Avere un cuore misericordioso non significa avere un cuore debole. Chi vuole essere misericordioso ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore, ma aperto a Dio. Un cuore che si lasci compenetrare dallo Spirito e portare sulle strade dell’amore che conducono ai fratelli e alle sorelle. In fondo, un cuore povero, che conosce cioè le proprie povertà e si spende per l’altro».
Avviamo allora verso la Risurrezione, anche grazie agli appuntamenti messi in cantiere per questo tempo di Quaresima:
· Ogni sera, dopo la S. Messa recita dei Vespri;
· lunedì, dopo la Messa Vespertina, recita del Vespro e lettura della Parola di Dio;
· Domenica pomeriggio alle 15.30: visita ai malati della Clinica S. Antonio;
· ogni Venerdì, dopo la S. Messa, alle 18.30: Via Crucis.
In attesa di incontrarci di persona, vi salutiamo con tanto affetto.
Don Fabio e Don Giovanni
Calendario Benedizioni S. Pasqua 2015
Data | partenza | arrivo |
Lunedì 16 febbraio | Palazzi nuovi Via Mastroianni | Fino Mc Donald |
Martedì 17 febbraio | Palazzi D’Itri (Da distributore Eni) | Fino a Brunella |
Mercoledì 18 febbraio | Da Brunella – Via Monti Lepini | Via Simoncelli – fino semaforo Via Monti Lepini |
Giovedì 19 febbraio | Via Tommaso Landolfi | Fino incrocio Via Ferentino |
Venerdì 20 febbraio | Via Fedele Calvosa | Fino incrocio Via Monti Lepini (Motorizzazione) |
Lunedì 23 febbraio | Palazzi Via Monti Lepini | Fino Palazzi vicino Henry Hotel |
Martedì 24 febbraio | Via Piave dall’incrocio del campo sportivo | Fino alla Monti Lepini |
Mercoledì 25 febbraio | Via Marittima da incrocio campo sportivo | Fino a Clinica S. Antonio (lato destro) |
Giovedì 26 febbraio | Piazza Caduti di Via Fani-Palazzi lato Via Marittima | |
Venerdì 27 febbraio | Piazza Caduti di Via Fani Palazzo Generali | Condominio Cosac |
Lunedì 9 marzo | Via Marittima da Piazza Caduti di Via Fani | Campo Sportivo-Via Mazzini (lato destro verso ospedale vecchio) |
Martedì 10 marzo | Via Mola Vecchia | |
Mercoledì 11 marzo | Via Mazzini da palazzi Banca del Fucino | Palazzo incrocio Via Aldo Moro (alla Fineco) |
Giovedì 12 marzo | Via Vado del Tufo- Via del Casone | Via Landolfi dal semaforo all’incrocio con Via Vado del Tufo a Via Monti Lepini |
Venerdì 13 marzo | Via Landolfi dal semaforo all’incrocio con Via Vado del Tufo | Fino all’incrocio con Via Adige |
Lunedì 16 marzo | Via Po | |
Martedì 17 marzo | Viale Tevere – Viale Arno | Piazza Fiume |
Mercoledì 18 marzo | Via Adige da incrocio con Via Landolfi | Via Adige fino a incrocio Via Po |
Giovedì 19 marzo | Piazza Volturno | Via Tagliamento |
Venerdì 20 marzo | Via Isonzo | Palazzi all’interno di Via Adige |
Lunedì 23 marzo | Via Aldo Moro da incrocio campo sportivo | Fino a condominio Magnolia |
Martedì 24 marzo | Via Aldo Moro da Via Veccia | Fino a Banca Intesa |
Mercoledì 25 marzo | Via Aldo Moro da incrocio Via S. Giuseppe | Zona De Matthaeis fino a Bar Tucci |
Orario: mattina ore 10.30-12.30 (quando e dove possibile)
pomeriggio ore 15.00-19.30 (tutti i giorni in calendario)
N.B.: in caso di impossibilità, i sacerdoti recupereranno il giorno saltato al termine del calendario previsto.