Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
la
nostra festa patronale ci porta a meditare e riflettere anche quest’anno sul nostro essere comunità che annuncia, accoglie, celebra e serve. “In un mondo che sta vivendo
non un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento d’epoca, Gesù chiama la sua Chiesa ad annunciare a tutti la salvezza offerta da Dio ad ogni uomo. Il compito di evangelizzare e trasmettere la fede è affidato a tutti i battezzati, a tutto il popolo che Dio si è scelto e convocato” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 113).
Questo servizio è doveroso e fondamentale e siamo chiamati a svolgerlo con docilità a
Dio e creatività missionaria: “Questo suppone che realmente sia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa, separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano se stessi” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium,28).
Il Concilio Vaticano secondo invitava a vedere la parrocchia come “chiesa tra le case”.
Ciò implica dare nomi e volti concreti alle “gioie e speranze, tristezze e angosce degli
uomini di oggi, dei poveri soprattutto e di coloro che soffrono (Concilio Vaticano secondo, Gaudium et Spes, 1) ed anche leggere gli eventi della vita alla luce della fede.
Spesso però la parrocchia viene vista solo come erogatrice di servizi per i sacramenti,
i quali, una volta ottenuti, ci fanno ritornare nel nostro mondo e ci fanno dimenticare la
comunità.
La parrocchia, nonostante i profondi mutamenti sociali che hanno rivoluzionato il rapporto tra persona e territorio, è una “comunità, cioè una pluralità di persone impegnate a vivere la comunione in Cristo, che nella fede, nella speranza e nella carità vivono
della Parola, dell’Eucaristia e della Testimonianza evangelica; sotto la guida di un pastore, coadiuvato dai Consigli Pastorale e per gli Affari Economici, espressione della effettiva corresponsabilità di tutti i fedeli alla vita e alla missine della Chiesa; incarnata
in un territorio, assumendone i problemi e le responsabilità e in cui deve diventare segno
e strumento di comunione per tutti coloro che credono nei veri valori dell’uomo.
Ci sostiene in tutto questo la Parola di Gesù, di cui siamo annunciatori e, soprattutto
ascoltatori assidui e profondi. Gli incontri della lettura della Parola di Dio che si tengono il lunedì dopo la messa vespertina ci aiutano in questa esperienza. Grazie al prezioso servizio della catechesi, si cerca sempre dipiù di vivere la vocazione
all’accompagnamento nella crescita della fede dei nostri bambini e ragazzi, che insieme
alle loro famiglie, sono il segno concreto del popolo che Dio ama. La messa domenicale
che vede la presenza dei nostri bambini e ragazzi è il punto di arrivo di questo nostro
cammino di accompagnamento e il porto da cui si parte per solcare i luoghi dove lo
Spirito Santo ci invia ad annunciare e a servire le persone che cercano Dio. La proposta educativa per i nostri bambini e ragazzi è viva e intensa, grazie anche alla sinergia
educativa tra i catechisti della parrocchia e il gruppo Scout FSE Frosinone 2, che insieme cercano di offrire a loro e alle loro famiglie un cammino esperienziale di comunità e di fraternità. Il tutto si compendia con il servizio caritativo della nostra Caritas
Parrocchiale, inserita, con tanta fatica, nel nostro territorio: “accogliere il povero, il mala
to, lo straniero, il carcerato è infatti fargli spazio nel proprio tempo, nella propria
casa, nelle proprie amicizie, nella propria città, nelle proprie leggi. La carità è molto più
impegnativa di una beneficenza occasione: la prima coinvolge e crea legame, la seconda si accontenta di un gesto” (Vescovi Italiani, Evangelizzazione e Testimonianza
della Carità, n. 39).
Abbiamo allora carissimi ancora una volta questo opportunità della festa patronale
parrocchiale per sentire ancora una volta la chiamata di Gesù missionari e misericordiosi, per vivere come discepoli suoi e testimoniare a tutti la gioia e la bellezza dell’essere operai del Regno di Dio: facciamolo con gioia!
Buona festa a tutti!